La conservazione di prodotti water-base è un tema molto caldo e in continua evoluzione. Se da un lato si cercano prodotti che siano sempre più naturali ed eco friendly, dall’altro tutta questa naturalità pone difficoltà formulative alle aziende produttrici. Ecco quindi interi reparti R&D e Marketing lavorare insieme per sviluppare un prodotto dal tocco naturale, che funzioni bene, che abbia un bell’aspetto e profumo, ma soprattutto che abbia un’estesa shelf-life.
Conservazione
Ogni prodotto a base acqua deve essere protetto da un sistema conservante robusto che assicuri che la formulazione resista sugli scaffali del punto vendita per molto tempo, ma soprattutto una volta aperto e manipolato, mantenga inalterate le caratteristiche iniziali. Si pensi ad esempio ad una crema, ad un detersivo per i piatti o ancora ad una pittura murale. Quando apriamo e consumiamo questi prodotti ci aspettiamo che il prodotto rimanga tale e inalterato fino all’esaurimento o per diversi anni in posa su un muro appena tinteggiato. Questa “assicurazione” la fornisce il conservante.

Oltre alle già difficili sfide tecniche e formulative, aggiornamenti normativi obbligano i produttori ad abbandonare o a limitare alcuni principi attivi. Gli Organi preposti periodicamente prendono in esame i principi attivi conservanti consentiti, declinati nelle loro applicazioni e, dietro evidenze scientifiche o tossicologiche sono costretti ad apportare modifiche. E’ questo il caso degli isotiazolinoni, conservanti molto efficaci, utilizzati da decenni sia in Industria sia in Cosmetica, ma la cui tossicologia e le scoperte recenti hanno visto continuamente limitare.

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Aggiornamenti normativi sui conservanti
Per quello che riguarda la conservazione in barattolo, (BPR pt 6) una delle ultime modifiche riguarda il 2-methylisothiazol-3(2H)-one ( MIT). Con il Regolamento UE 2018/1480 entrato in vigore nel maggio 2020, le miscele contenenti MIT dovranno essere classificate con le seguenti frasi di pericolo:
- EUH 208 — Contiene MIT. Può provocare una reazione allergica. Con un dosaggio superiore a 1,5 ppm (senza pittogramma CLP)
- H317 — Può provocare una reazione allergica cutanea. Oltre le 15 ppm (con pittogramma CLP “punto esclamativo”)

Per altri Isotiazolinoni le soglie per la EUH 208 e la H 317 ad oggi rimangono le seguenti:
ATTIVO | EUH 208 | H317 |
CIT/MIT | 1,5 ppm | 15 ppm |
MIT | 1,5 ppm | 15 ppm |
BIT | 50 ppm | 500 ppm |
IPBC | 100 ppm | 1000 ppm |
OIT | 50 ppm | 500 ppm |
Per maggiori informazioni o per soluzioni ad hoc contatta i nostri esperti. Potranno consigliarti il prodotto migliore per la tua formulazione e verificarne l’efficacia tramite un Challenge test.
Giorgio Puricelli: giorgio.puricelli@garzantispecialties.it
Andrea Capuzzi: andrea.capuzzi@garzantispecialties.it
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